PARIGI la nostra prima meta in camper
Il 24 Gennaio 2020 da AleIl 27 dicembre 2014 abbiamo iniziato il nostro viaggio verso Parigi eccitati e curiosi di provare il nostro nuovo acquisto. Infatti, solo qualche giorno prima, avevamo portato a casa la nostra Sally, un Volkswagen T4 Westfalia California.
Fin dal primo momento non ci facciamo scoraggiare, nella fretta di ritirare il mezzo abbiamo fatto un check-up superficiale e solo poco prima di partire ci accorgiamo di avere il lavello non funzionante (un problema alla pompa del rubinetto). Armati di buona speranza decidiamo di avventurarci lo stesso (ci saremo arrangiati con una tanica e in qualche modo l’ostacolo era superato).
Partiamo da Trento in mattinata direzione Strasburgo come prima tappa per spezzare il viaggio. Già al confine con l’Austria troviamo la neve, ma carichi come siamo non ci spaventa nulla! Arriviamo a a destinazione in serata e decidiamo di sostare nei pressi di un’area di sosta, oggi chiusa, situata in Rue des Cavaliers (presso il parco sul Reno), perché questa era già piena, e molti altri camper avevano trovato sistemazione nei paraggi, dato lo spazio a disposizione. In sostanza è un comodo parcheggio per riposarsi in tranquillità, infatti anche l’area di sosta è gratuita, ma dà la possibilità di carico e scarico delle acque ed elettricità a pagamento.
Il giorno seguente lo dedichiamo a visitare la città e nonostante il freddo riusciamo a goderci la visita tra luci e mercatini di Natale che rendono ancora più suggestiva l’atmosfera.
La voglia di arrivare a Parigi è tanta, così l’indomani riprendiamo il nostro viaggio.
Dopo altre 5 ore di viaggio arriviamo finalmente a PARIGI. Senza quasi accorgercene ci ritroviamo incolonnati su strade mai viste e di dimensioni nettamente superiori a quelle a cui siamo abituati. Con l’aiuto del navigatore (e fidatevi, non sempre si può dire così) raggiungiamo il Camping Paris Bois de Boche all’indirizzo 2 Allée du Bord de l’Eau, che abbiamo individuato per il nostro soggiorno.
Incautamente siamo partiti all’avventura senza prenotare nulla e quando in serata arriviamo al campeggio, col nostro inglese non proprio perfetto, riusciamo a spiegare alle ragazze della reception che non abbiamo prenotato, ma il nostro furgone occupa pochissimo spazio, e forse anche grazie ai nostri bambini, ci trovano un posticino per quella notte senza corrente, ma dicendoci che l’indomani forse sarebbero riusciti a darci un’altra piazzola. La nostra gioia non poteva che essere immensa e dopo quella notte ci siamo spostati per gli altri giorni in uno spazio provvisto anche di elettricità. Il campeggio è davvero carino e ben attrezzato, i bagni riscaldati a dovere nel periodo invernale e il personale gentile e disponibile.
I giorni seguenti sono stati davvero incredibili, abbiamo camminato in lungo e in largo per tutta Parigi (ecco non fate come noi che abbiamo imparato ad usare bene la metro solo l’ultimo giorno) ed abbiamo cercato di vedere più cose possibili. Dal campeggio parte un servizio navetta (comprando i biglietti alla reception del campeggio si risparmia un po’) che congiunge quest’ultimo alla metro più vicina per raggiungere il centro, così armati di zainetti e scarpe comode abbiamo visitato la città. Nostro figlio maggiore è stato bravissimo, perchè ha camminato insieme a noi per 5 giorni senza sosta e il piccolo si è fatto delle dormite fantastiche tra passeggino e braccia della mamma o spalle del papà.
Abbiamo visto l’Arco di Trionfo come prima cosa percorrendo gli Champs Elysees, non potevano poi mancare la Tour Eiffel, Notre Dame, il Louvre (lo sapevate che con un bambino nel passeggino si salta la fila chilometrica all’ingresso??!!), Montmartre e il Moulin Rouge.
E per finire il nostro viaggio in bellezza il ritorno l’abbiamo fatto passando per Nizza, città che amiamo e che ci permette di fare un saluto al mare che non guasta mai!
'Strana questa cosa dei viaggi, una volta che cominci, è difficile fermarsi' -Gore Vidal-
Lascia un commento